Università del Salento

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Pubblicazioni e calendari

CALENDARI

La stampa di calendari tematici da parte di un museo dell'Università avviene ininterrottamente dall 2002, con fondi della Stazione di Biologia Marina, del Rettore, o di singoli progetti volta per volta. Il primo calendario (2002) prendeva spunto dall'uscita del volume Blu di Puglia (a cura di G. Belmonte, vedi settore biblioteca), da cui derivavano le 12 immagini dei singoli mesi. Il tema della Biologia Marina ha sempre illustrato il calendario, anche quelli realizzati con la collaborazione del MAUS a partire dal 2008. I calendari 2012 e 2013 sono stati esplicitamente dedicati ai mari del passato, coinvolgendo così a pieno le collezioni paleontologiche del MAUS (per la collezione completa dei calendari, si visiti il sito del Museo di Biologia Marina). 

Il 2014 ha visto la realizzazione di un calendario in più, con la partecipazione del MAUS, nell'ambito del progetto Easy Perception Lab che lo ha dedicato alla evoluzione della sensorialità nel mondo dei viventi. Il calendario è dotato di codici Qr che consentono un facile accesso a filmati in 3D e ai suoni che fanno da corredo alle illustrazioni di ogni mese.

Il primo mese (Gennaio 2014) è dedicato alla coparsa degli organismi eucarioti, circa 2700 milioni di anni fa, con la complessità cellulare  probabilmente realizzata attraverso la simbiosi con organismi più semplici (procarioti). Il mastigoforo Trichonympha rappresentato in fotografia è un campione di tale rapporto di simbiosi e ben potrebbe rappresentare l'eucariote ancestrale cui Haeckel diede il nome di CITEA alla fine dell'800. Il suono che accompagna questa immagine è quello dell'acqua, elemento primordiale in cui la vita prese origine.

Il 2015 ha visto la realizzazione di un calendario ispirato dalla mostra IL MARE NELLA PIETRA, tenuta al MAUS nel 2014 sulla collezione di pesci fossili del Cretaceo. Almeno 39 specie di pesci sono state riconosciute tra i reperti del Cretaceo salentino che si trovano in numerose istituzioni scientifiche italiane. Oltre i circa 800 pezzi custoditi al MAUS, infatti, 1500 sono custoditi e studiati presso il Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 55 sono presso il Museo Universitario di Chieti-Pescara, 50 sono presso il Municipio di Nardò, ed altri sono stati rintracciati nei musei di Calimera, Milano, Pisa, Napoli e dell'Istituto Geologico Nazionale a Roma. I 12 esemplari selezionati per figurare sulle pagine mensili del calendario 2015, sono stati disegnati da Alberto Gennari. La ricognizione ha costituito anche occasione di pubblicazione congiunta tra museologi e paleontologi delle Università del Salento, di Chieti, e di Bruxelles. Il Calendario è stato realizzato con la partecipazione / sponsorizzazione di AGILEX e CETMA.

Il calendario 2016, sulla scia delle esperienze precedenti, è scaturito dalla mostra BALENE E BAROCCO, tenuta al MAUS nel 2015. Si avvale, come per il 2015, dei disegni di Alberto Gennari, e della sponsorizzazione di AGILEX cui, quest'anno, si è aggiunto anche l'Editore GRIFO. Il soggetto del calendario (come della mostra omonima) sono stati i reperti fossili del Miocene Salentino (circa 15-10 milioni di anni fa), dominati dai cetacei, ma rappresentanti anche rettili, pesci, sirenidi, ed echinodermi

Il calendario 2017, come per i due anni precedenti, ha preso ispirazione grafica dai reperti esposti nella mostra PIANTE DA MUSEO, tenuta al MAUS nel 2016. Piante fossili del Cretaceo e del Miocene, fiori di cartapesta dell'inizio del XX secolo, e sezioni trasversali di tronchi adoperate per studi di climatologia storica, sono stati esposti a rappresentare aspetti poco conosciuti o inconsueti della botanica e della flora. La mostra ha visto la partecipazione (con reperti propri) della famiglia Ammassari (diretta discendente di Ariosto Ammassari che realizzava i modelli in carta pesta dei fiori ad uso didattico), dell'Istituto Costa, del Liceo Siciliani, del Liceo Palmieri.

 

 

 

PUBBLICAZIONI

Il MAUS ha una piccola storia di pubblicazioni ma propone una piccola biblioteca tematica sull'ambiente marino e terrestre del Salento, e sulla storia della Scienza in questa regione, con l'intento di promuoverne la lettura e di sostenere la richiesta di approfondimento da parte del pubblico sia di visitatori che di studenti. (vedi rassegna fotografica)

dal 2016 il MAUS partecipa alla redazione e stampa della rivista scientifica Thalassia Salentina, in concomitanza con il 50° anniversario della sua fondazione, la più antica dell'Università del Salento (primo numero, 1966). il comitato di redazione di Thalassia Salentina comprende la Staz. di Biol. Marina "Pietro Parenzan", Il MUseo dell'ambiente MAUS, il Museo Civico di Storia Naturale di Calimera, e il SIBA dell'Università del Salento.

BELMONTE G., 2014 - Il Mare nella Pietra. I pesci fossili del Cretaceo del Salento. Edizioni Grifo, Lecce, 70 pagine

BELMONTE G., 2015 - Balene e Barocco. Edizioni Grifo, Lecce, 87 pagine

BELMONTE G., 2017 - Piante da Museo. Edizioni Grifo, Lecce, 46 pagine

BELMONTE G., CAPASSO L., TAVERNE L.P., 2016 - Salento Cretaceous fishes from Italian museums and other scientific institutions. Museologia Scientifica, N.S., 10: 94-98.  

BELMONTE G., 2018 - Ispirati dal Museo. Edizioni Grifo, Lecce, 46 pagine


Data ultimo aggiornamento: 21.06.2018