Università del Salento

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Collezione

I circa 10.000 reperti fossili custoditi presso il MAUS si possono grossolanamente suddividere in Vertebrati, Invertebrati, Piante. Oppure a seconda del periodo geologico, in Cretacici, Oligocenici, Miocenici, Pliocenici.

La collezione leccese è nota agli studiosi soprattutto per l'abbondanza di grandi reperti (cetacei) del Miocene. Il MAUS ne ha schedati almeno 70, di cui molti di grande interesse scientifico, rappresentando specie uniche al mondo e olotipi (individui base per la descrizione di specie).

I circa 10.000 reperti sono a loro volta composti da numerosi pezzi e frammenti. Ad es. il grande scheletro di Zygophyseter varolai (unico reperto, il n. 259) è in realtà composto da almeno 66 ossa diverse, ciascuna ulteriormente frammentata anche dalle stesse modalità di estrazione-rinvenimento.

l'inventario, però, tiene conto della origine/appartenenza prima del loro arrivo nel Museo. Sulla base dello scopritore, scavatore, si distinguono le seguenti raccolte: 

collezione VAROLA (soprattutto cetacei e altri vertebrati miocenici, ma anche molti invertebrati)

collezione RUGGIERO (piante del Cretacico, molluschi del Pliocene, ammoniti), parzialmente considerata su inventario separato

collezione SANTAMARIA (minerali, fossili, e molluschi da tutto il mondo) con inventario separato

altri raccoglitori hanno affidato le loro scoperte al MAUS, tra i tanti, si sono distinti Luigi MONGELLI (grandi pezzi del Cretacico), Uccio MELELEO (pesci fossili del Cretacico), Rocco BELVEDERE (pesci fossili del Cretacico).

Collezione Ruggiero: Pianta fossile dal cretacico di Surbo (LE) 

 

Collezione Varola: marlin del Miocene da Cavallino (LE)

 

Collezione Varola/Belvedere/Meleleo: pesci del Cretacico di Nardò e Alessano (LE)

 


Data ultimo aggiornamento: 21.06.2018